Released: October 31, 2019

Featuring: Guè Pequeno

Songwriter: Marracash Guè Pequeno Marz (ITA)

Producer: Marz (ITA)

[Testo di "QUALCOSA IN CUI CREDERE - Lo scheletro" ft. Guè Pequeno]

[Intro]
Butta fuori i tuoi pensieri o finiranno per ucciderti

[Strofa 1: Marracash]
Ero a due passi dalla rovina, a due spanne dalla follia
A due blocchi dall'inferno, a due cocktail dalla sua figa
Yo, a due grammi dall'overdose
A due zeri da quella Rolls, che mi colse l'idea improvvisa
Che ero vuoto, senza scopo
Ho il cuore spezzato, tu hai lo stetoscopio
Lo senti, bro? Momenti che era brutta, in cui avrei pregato qualsiasi Dio
Da dove vengo tutto è truffa, e se fossi una truffa anch'io?
Nah, restano nervi tesi e fegato
La fede che mi tiene ancora in piedi, è lo scheletro
Musica, tu allevii e mantieni l'anima intatta
Di' la parola che sveglia il golem, dai un cuore all'uomo di latta
Fa' del palco la mia chiesa, dei testi il mio testamento
Tieni la mia mano ferma se e quando verrà il momento
E dammi voce in eterno e cose vere da dire
Sii il mio punto fermo, qualcosa per cui morire

[Pre-Ritornello: Marracash]
E se non hai niente in cui credere
Non avrai niente che puoi perdere, sì, tranne te
Le mie certezze, andate in cenere
Non voglio il mondo che tu mi vuoi vendere (Oh)

[Ritornello: Marracash & Gue Pequeno]
Sulla rete leggo solo bugie (Yah, ah, ah)
Alla tele vedo solo bugie (Yah, yah)
E non so più a cosa credere, è l'alba (Ah, ah, yah, yah)
Certe sere solo bere mi calma (Oh, yah)
Per la strada sento solo bugie (Ah, yeah)
Chi comanda dice solo bugie (Yah, ah, ah)
Ah-ah, c'è troppa poca fede rimasta (Ah, yeah, ah, ah, yah, yah)
La gente non ci crede, ci casca

[Strofa 2: Guè Pequeno]
Sono a un soffio dal soffio al cuore
A uno scalo dall'equatore, a un reato dalla prigione
Schiaccio "start", accendo il reattore, senti il rombo (Vraun)
Un antieroe con alcol e antidepre' in combo (Ah)
Il giorno del giudizio mi nascondo
È agrodolce come le wakame se mi rimane
Solo pensare ai money e a far scaldare 'ste tipe come a Salem
Miscredente, visti i tristi eventi, ho un Cristo al collo
Ma evidentemente è solo lì che splende (Che splende, oh, uff)
Credevo nella cultura, mo son tutti finti (Tutti)
Pregano per i vestiti, frate', credono nei filtri (Damn)
Credevo nel cash, ma poi ho bruciato tutti i dindi
Nell'amore, ma poi lei mi ha chiesto i soldi, quindi (Quindi?)
Non chiedo che sia easy
Chiedo di essere forte nei momenti di crisi (Oh, yes, oh)
La mia parola è cristallina, Fiji
Danger nella filosofia dell'angolo
Non c'è Dio, ma soltanto polvere d'angelo (D'angelo)

[Pre-Ritornello: Marracash]
E se non hai niente in cui credere
Non avrai niente che puoi perdere, sì, tranne te
Le mie certezze, andate in cenere
Non voglio il mondo che tu mi vuoi vendere (Oh)

[Ritornello: Marracash & Gue Pequeno]
Sulla rete leggo solo bugie (Yah, ah, ah)
Alla tele vedo solo bugie (Yah, yah)
E non so più a cosa credere, è l'alba (Ah, ah, yah, yah)
Certe sere solo bere mi calma (Oh, yah)
Per la strada sento solo bugie (Ah, yeah)
Chi comanda dice solo bugie (Yah, ah, ah)
Ah-ah, c'è troppa poca fede rimasta (Ah, yah, yah)
La gente non ci crede, ci casca

Marracash

Marracash, pseudonimo di Fabio Bartolo Rizzo (Nicosia, 22 maggio 1979), è un rapper e produttore discografico italiano. È originario della Sicilia, ma è cresciuto nel quartiere Barona di Milano, luogo a cui è molto legato.

Dopo aver iniziato ad ascoltare rap, inizia a frequentare il Muretto, dove conosce i futuri membri della Dogo Gang. Esordisce nel 1999 con il nome d'arte Juza delle Nuvole, in omaggio all'omonimo personaggio del manga e anime Ken il guerriero, per poi adottare il nome attuale in quanto da piccolo, essendo di origini siciliane e avendo il viso ben marcato, gli altri bambini lo chiamavano «marocchino».

Nel 2004, una volta formata la Dogo Gang, prende parte al mixtape PMC vs Club Dogo, mentre l'anno seguente pubblica il brano “Popolare”, che viene inserito nel mixtape Roccia Music.